LA SANTITA'

I tratti salienti della spiritualità del monastero di S.Anna erano l’appassionata contemplazione della carità di Dio manifestata nella passione di Gesù e dell’umiltà di Dio manifestata nella sua incarnazione, cui corrispondeva un atteggiamento di gratitudine, lo sguardo costantemente volto a Gesù obbediente al Padre e appassionato per l’uomo, l’armonioso intreccio di preghiera liturgica e di prolungata preghiera personale, la delicata attenzione all’uomo.

Per questo i lineamenti comuni della santità fiorita nel monastero lungo i secoli sono stati:
1. l’intima unione a Gesù-sposo, cui si guarda con spirito di gratitudine
2. l’obbedienza amorosa alla volontà del Padre
3. l’amore reciproco espresso preferibilmente nell’umile servizio e nel perdono
4. la pazienza di chi accoglie con pace di essere solo una creatura

Questi lineamenti sono stati incarnati in una molteplicità di attitudini, conformi la fisionomia umana di ciascuna sorella, giacché altra caratteristica di questo monastero, come del resto del mondo bizzocale, era il rispetto dell’area di libertà propria di ciascuna.
Tra le numerose testimonianze di sorelle morte in concetto di santità ne scegliamo alcune. Per i primi secoli l’elenco contiene poco più che i nomi, a mano che il tempo avanza possiamo beneficiare di una più abbondante documentazione.

suor Felice degli Onofri

Suor Maria Nunziata Orsini

suor Teresa Teodora Fourier

suor Maria Elisabetta Buboli

Madre Serafica Fedeli

Madre Flora Guancini

Negli ultimi decenni del secolo XIX e nei primi del XX, anni difficili, caratterizzati da molta insicurezza a causa della soppressione, il monastero soffrì la perdita numerose giovani suore colpite dalla tisi. Esse hanno lasciato la testimonianza di una vita vissuta con grande coraggio e fervore alla sequela di Gesù povero e nudo in croce. Tra le tante scegliamo qualche testimonianza: suor Maria Eufrosina Guaitini, suor Maria Angelina Pieraccini, suor Maria Agnese Bellucci, suor Maria Gesualda Cossio.