ANGELINA, QUANTI SONO I TUOI FIGLI?

Ha avuto luogo di recente il primo Convegno nazionale dell'Ordo Viduarum, una realtà ecclesiale che, sui passi della chiesa primitiva, valorizza la figura della vedova cristiana: nella comunità ella è un segno della stessa Chiesa che attende il suo Sposo per congiungersi a Lui. Così ci scrive Eleonora, una vedova amica:”La mia vocazione maturò all'ombra della Beata Angelina e fu ad Assisi che ebbi l'ispirazione di chiedere al sacerdote responsabile dei Ministeri nella mia diocesi di prendersi cura anche delle vedove. Di lì a poco in cinque cominciammo il cammino formativo che sfociò nell'atto di consacrazione vedovile”.

Due giovani amici che hanno celebrato un mese fa il loro matrimonio, ci scrivono:”Dio sa quanto l'essere venuti nella casa della Beata Angelina abbia significato per la nostra vita, come i germi dell' amore siano germogliati proprio a partire dalla vostra accoglienza e dalla vostra semplicità”.

Marianna e Alessio, la prima coppia da noi accompagnata come tale, non si stanca di esprimere gratitudine ad Angelina per la tenera accoglienza sperimentata e sono diventati anch'essi “missionari” nei confronti di molti giovani che, prendendo seriamente in mano la loro vita, hanno cominciato un cammino di formazione.

L'influsso della tua santità, Angelina, va molto al di là dei nostri piccoli spazi. Chissà quante “meraviglie” la tua intercessione opera! Se si potessero sempre raccontare!

 

Capodanno francescano 2012

Il meglio deve ancora venire.

“Che meraviglia, sono a casa”: erano queste le parole che mi accompagnavano il 29 dicembre, appena arrivata ad Assisi e varcata la soglia della casa delle suore della Beata Angelina. “Che meraviglia, grazie Signore per tutta questa bellezza”, pensavo ogni volta che mi affacciavo dalla finestra e guardavo la maestà e lo splendore della basilica di San Francesco, a pochi metri da casa. E queste parole hanno continuato ad accompagnarmi mentre facevano il loro arrivo a gruppetti i circa 25 ragazzi che avrebbero condiviso l’esperienza del capodanno alternativo insieme a me.
“E’ abbastanza alternativo, questo capodanno?” chiedeva sempre più spesso suor Angela, man mano che i giorni passavano. Sì, il capodanno francescano è davvero alternativo, e l’alterità rispetto alle tante altre proposte che ogni anno si moltiplicano sta in una parola sola: la gioia, la gioia vera che viene da Gesù, e che si è respirata in ogni momento delle giornate trascorse ad Assisi, a partire dalle catechesi illuminanti di suor Clotilde che, partendo dalla lettura della storia del martire Stefano, ci ha ricordato che i cieli si spalancano anche per noi oggi e che il Volto di Dio è incontrabile e riconoscibile, passando per momenti di festa, di canto e di teatro, nei quali ognuno di noi si è sentito libero di esprimere al meglio le proprie capacità, fino alla Messa Solenne a mezzanotte a Santa Maria degli Angeli, per finire l’anno vecchio ed iniziare quello nuovo attorno all’Eucaristia, presenza viva di Cristo. Come dimenticare poi l’emozione di vedere la Porziuncola letteralmente invasa da ragazzi della nostra età che ascoltavano in silenzio un frate che annunciava loro a gran voce che l’Amore di Dio è strabordante, che esce dai cieli per raggiungere ognuno di noi, e che quest’Amore è il bene che è già venuto in mezzo a noi con il Natale? Come dimenticare l’insistenza con cui venivamo e veniamo invitati a scegliere questo Bene, a rispondere amando a quest’Amore così grande?
E come concludere se non con l’augurio per tutti che l’esperienza del capodanno francescano possa diventare sapienza da portare nelle nostre quotidianità sparse per l’Italia, e che la vera gioia che assaporiamo ogni volta che torniamo ad Assisi ci accompagni per tutto il 2012 appena iniziato?

Eleonora Trapella

 

TRA MARTA E MARIA HAI MESSO ARMONIA

Un Inno alla Beata Angelina, composto un anno fa da Bruno Cerchio, un nostro amico di Torino, rivolgendosi alla Beata dice: “Tra Marta e Maria hai messo armonia: diventano un'unica via”. Queste parole trovano ispirazione nel monastero di Foligno dove lei visse e morì: qui a Marta e a Maria di Betania, amiche di Gesù, sono dedicate due bellissimi affreschi del refettorio nei quali Marta serve Gesù e Maria lo ascolta. In effetti uno dei meriti storici di Angelina é stato quello di conciliare ascolto e servizio: l'ascolto amoroso del Verbo di Dio sollecita un premuroso servizio a Gesù stesso nella persona dei fratelli.

Per farne costante memoria le sorelle della fraternità di Assisi hanno voluto ospitare la famiglia di Betania nella loro casa. Da alcuni mesi chi abita la Fraternità e chi la frequenta possono contemplare Maria, Marta e Lazzaro calamitati dalla persona di Gesù. E' una danza di colori che dal bel volto di Gesù si irradiano soavemente sui tre fratelli e tacitamente annunciano la bellezza e la fecondità della santità di Dio a noi partecipata.

 

Angelina oggi. In occasione della Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni ripensiamo al SI definitivo dell’ultima delle sue figlie

I santi sono in mezzo a noi quando qualcuno li invoca con fede e rende presente in terra il Paradiso. Angelina insieme a tutte le sue figlie sante che vivono in Dio era sicuramente in mezzo a noi il giorno 8 dicembre 2012. In quel giorno, in una parrocchia della cintura di Torino, suor Angela De Netto, figlia della Beata Angelina, celebrava le sue nozze con Gesù, Agnello di Dio, con la gioia di una sposa molto amata e pronta a riamare, ricevendo l’anello nuziale che da tre generazioni era stato custodito per lei, grazie Angelina!

Leggi le impressioni di sorelle e amici!