3. ELEMENTI DELLA SPIRITUALITA' DELLA MADRE FLORA
Di madre
Flora non possediamo scritti personali, diari che rivelino il suo cammino interiore,
ma dalle sue numerose lettere e dalle testimonianze scritte di chi l’ha
conosciuta, frequentata, amata (documenti religiosamente da noi conservati),
possiamo ricavare la sua fisionomia spirituale.
Essendo inoltre a conoscenza dello svolgersi della sua vita, dei suoi comportamenti,
del modo con cui ha attraversato i vari eventi, ci è facile scorgere
nella madre un’esistenza vissuta in armonica unità tra la contemplazione
e l’azione. La sua vita virtuosa e operosa è stata il riflesso
di una esistenza stabilita nell’amore di Dio.
Al centro del suo cammino spirituale c’è stato Gesù Cristo,
rivelazione del Padre, il Vangelo, l’Eucaristia e a questa sorgente di
grazia ha alimentato la sua risposta di fede e di amore, ha attinto la generosità
nell’accogliere la Volontà di Dio e uniformare ad essa ogni atto
della sua vita. Il suo motto era: Fiat Voluntas Dei!
Nello
stesso Catechismo della Terziaria Francescana della Beata Angelina, mentre sono
fissati gli aspetti caratteristici della spiritualità dell’Istituto,
si precisano i lineamenti della sua vita spirituale. Prioritaria è la
preghiera liturgica e quella personale contemplativa, il rapporto intimo con
Dio dal quale scaturisce l’azione apostolica, esercitata più che
con le parole, con la testimonianza della propria vita, dignitosamente lieta,
attenta a cogliere la volontà di Dio nel quotidiano, in offerta generosa
al Padre, a imitazione e in gara con il Figlio; a Gesù nel sacrificio
eucaristico, a Gesù patiens, umiliato e crocifisso.
Nella formazione la madre mirava a condurre le suore, che amava e curava maternamente,
anzitutto ad una profonda vita interiore, a crescere nella fede, nella comunione
fraterna, a servire il disegno del Padre. Ne correggeva i difetti senza sconti,
con autorevolezza e determinazione, se era necessario, ma sempre con rispetto
ai volti concreti delle sorelle e usando garbo e dolcezza.
L’interiore disciplina di madre Flora, il suo impegno nel superare i limiti
del temperamento con l’esercizio della pietà e della carità,
ha fatto di lei una superiora capace di guidare le sue figlie secondo lo spirito
del Vangelo.