LE CASE A SCHIERA DEI MAZZAFORTE

La comunità di Sant'anna acquisì a partire dalla prima metà del Cinquecento, alcune case che sorgevano a ridosso del monastero, da cui le separava una stretta via interna. In queste stanze erano vissute diverse generazioni di pittori, dal patriarca Giovanni di Corraduccio, al figlio Pietro di Mazzaforte, al genero di quest'ultimo, Nicolò di Liberatore. Le suore si limitarono ad occupare gli spazi, coprendo alcuni affreschi che non sembravano adatti ad una istituzione religiosa, e a spostare in parte porte e finestre. Chiusero poi la via interna, sopraelevandola e ricavandone un butto, per potersi meglio spostare fra i due corpi di fabbrica. Ciò ha consentito di conservare le stanze in modo sorprendente, persino negli intonaci. Entrarvi è fare un salto in una casa-bottega del Quattrocento, sulle cui pareti si snoda un eccezionale taccuino graffito, dove i suoi abitanti hanno registrato memorie familiari, schizzi, note di lavoro, ricette ...